Pe, affrontare il rischio di concentrazione del mercato dell’IA

Monitorare l’intelligenza artificiale (IA) e ‌i servizi cloud nell’ambito della legge ⁣sui⁤ mercati digitali (Dma)⁣ e‍ considerare la loro designazione come ⁢servizi di piattaforma fondamentali. È la richiesta contenuta in una lettera inviata dal gruppo di lavoro del Parlamento europeo sull’attuazione del Dma, insieme alla presidente della commissione ⁤per il Mercato interno, Anna Cavazzini, e altri⁣ eurodeputati alle vice presidenti ​della‍ Commissione europea,⁢ Henna Virkkunen e Teresa Ribera.​ Secondo gli eurodeputati, in questo modo si​ aiuterà a ⁢prevenire le barriere che potrebbero soffocare l’innovazione e creare ⁣ostacoli ingiusti per le imprese più ​piccole e le start-up.

Pilastro delle nuove regole europee ‍sulle piattaforme digitali, il​ Dma punta a contrastare le pratiche sleali e l’abuso ‌di posizione dominante sui mercati digitali da parte ⁢delle Big ⁤Tech. Un meccanismo di​ sorveglianza che scatta nei confronti dei ⁢gatekeeper, soggetti cioè ⁢che fungono come punto ‌di accesso tra ‌utenti commerciali e consumatori e godono di una posizione⁤ tale da creare potenzialmente delle distorsioni nell’economia digitale.

Davanti ‍al “rischio di concentrazione del mercato” dovuto al rapido sviluppo – fondamentale per il futuro ⁣digitale dell’Europa ⁢– di ⁢servizi⁤ di IA e di infrastrutture cloud, gli​ eurodeputati definiscono “preoccupante” il fatto che “nessun fornitore di‍ cloud sia stato designato come‌ gatekeeper ai sensi del Dma”. Nella⁢ lettera, si ricordano quindi le diverse⁣ disposizioni contenute nel Dma⁤ che potrebbero essere utilizzate per “impedire ai​ gatekeeper di limitare gli sviluppatori emergenti di ⁤IA, come ad esempio un ranking equo, la ​trasparenza ⁢nella ‌pubblicità ⁤o l’accesso⁤ ai‍ dati”.


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